San Filippo Neri: la sua opera e la sua eredità

Proponiamo due interviste a p. Michele Nicolis, Procuratore Generale e Preposito della Congregazione dell’Oratorio di Verona e di p. Rocco Camillò, preposito della Congregazione dell’Oratorio di Roma sul carisma di san Filippo Neri andata in onda nel giorno della Festa del Santo sul canale TV2000 (i primi 5 minuti del video).

Nuovo articolo su s. Filippo Neri

In occasione della solennità di san Filippo Neri, il Procuratore Generale augura a tutti i sodali e ai membri della Famiglia oratoriana una buona festa del Santo. A Filippo è dedicato un testo del prof. Gaetano Mollo, La gioia di evangelizzare. L’esempio di San Filippo Neri che siamo lieti di pubblicare su questa pagina del nostro sito.

In preparazione alla festa di san Filippo Neri

(tratto da La divozione a san Filippo Neri, Milano 1874)

DELL’ORAZIONE DI FILIPPO

Filippo fin da giovane si diede all’esercizio dell’orazione. Si ritirava spesso dalla presenza delle persone frequentando luoghi solitari dove trascorreva il tempo in sante meditazioni. Da adulto praticava le Quaranta ore dedicandosi completamente alla preghiera e dispiacendosi di doversi interrompere per prendere cibo o riposo. Era tale il suo desiderio di preghiera e l’importanza che ad essa riconosceva che volle chiamare la Congregazione da lui istituita Congregazione dell’Oratorio. Il suo grande esempio ci confonde se lo confrontiamo con il poco tempo che sappiamo dedicare alla preghiera, non sapendo scegliere tra le tante ore del giorno un quarto d’ora per distrarre la mente dalle cose del mondo e pensare a Dio e all’eternità. Questa non è la condotta di un buon cristiano e così non voglio continuare. Per l’avvenire voglio avere più cura verso un così necessario esercizio.

L’orazione di Filippo era talmente fervente che era sempre accompagnata da tenerissimo pianto. Piangeva se contemplava le vite de’Santi, piangeva se pensava alle offese che a Dio si fanno. Ed io, che con tanti miei peccati sono stato la cagione delle pene che patì il Redentore, non so spargere una lacrima di contrizione? Preghiamo perché il nostro cuore, più duro di un macigno, si intenerisca e diventi da cuore di sasso un cuore di carne.

Filippo riponeva tutta la sua fiducia nell’orazione. Non interpretava mai nessun affare di qualche importanza senza anteporvi prima un momento di preghiera. Egli era solito dire: Come ho tempo di fare orazione, ho sicura speranza di ottenere dal Signore qualsivoglia grazia io gli domandi. Che rimprovero è questo alla mia disattenzione? Per tutto il giorno sono occupato in attività e mi adopero in tanti e pericolosi affari senza il dovuto ricorso all’orazione. E qual esito felice potranno mai avere tali occupazioni senza se non riconoscono per principio una scorta tanto importante. Che superficialità ho dimostrato a consigliarmi più con gli uomini che con Dio. Riconosco il mio errore e per l’avvenire non voglio più fare un passo senza prima chiedere a voi, mio Dio, lume e consiglio per agire sempre conforme al vostro santo volere.

Preghiera

O mio Santo avvocato Filippo, che fosti sommamente amante della preghiera , ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio. Aiutami, durante le mie occupazioni, a non perdere mai di vista il mio Dio. Ottienimi quello spirito pieno di zelo che insegnasti a tanti tuoi devoti. Fa’ che con il tuo esempio, io ritrovi le mie delizie nel conversare con Dio affinché dopo aver vissuto in un’intima comunione con lui, meriti per la tua intercessione, di arrivare a goderlo in Cielo insieme a te, eternamente.

Padre Emilio Venturini d.O. di Chioggia, Venerabile

Il 22 febbraio scorso Papa Francesco ha firmato il decreto per la venerabilità del Servo di Dio Padre Emilio Venturini. Questo esempio di santità filippina è nato a Chioggia il 9 gennaio 1842, prete dell’Oratorio clodiense, fu ordinato sacerdote il 24 settembre 1864. Nel 1870 cominciò a raccogliere le prime orfane e nel 1873 diede vita alla Congregazione delle Serve di Maria Addolorata di Chioggia. Mentre si dedicava con amore alle fanciulle abbandonate fu intrepido nel ministero sacerdotale e guida spirituale di giovani aspiranti al sacerdozio. Morì il 2 dicembre 1905.

Santa Pasqua

Paolo Veronese, Resurrezione di Cristo

Il Padre Procuratore Generale augura a tutti i Confratelli delle Congregazioni dell’Oratorio di San Filippo Neri del mondo una Buona e Santa Pasqua.
Sono settimane molto difficili quelle che stiamo vivendo, chi più e chi meno in tutto il mondo. Siamo bloccati nelle nostre case e chiese e spesso non riusciamo nemmeno a celebrare l’Eucarestia con i nostri fedeli. Ma la passione che stiamo vivendo a livello di ministero si associa al dolore della croce di Cristo insieme al dolore di quei fratelli e sorelle che sono ammalati, che sono saliti al cielo, che hanno perduto un affetto caro, che hanno problemi di lavoro o altre difficoltà. La croce, come dicevo ci accomuna tutti. Ma la croce del venerdì santo lascia sempre spazio al trionfo della risurrezione, del Cristo che vince il peccato, la morte, la tristezza e la paura. Che il Risorto illumini i nostri passi di ogni giorno e che il nostro Padre San Filippo Neri interceda per noi, ci riempia il cuore della sua gioia contagiosa e ci aiuti a trasmetterla, anche in questo tempo, ai fratelli che incontriamo sul nostro cammino.

Con un caro saluto e abbraccio “virtuale” a tutti.

BUONA PASQUA NEL RISORTO
P. Michele Nicolis
Procuratore Generale