Seminario di Aix alla Chiesa Nuova

In occasione del pellegrinaggio a Roma dei venticinque seminaristi dell’arcidiocesi di Aix en Provence, accompagnati dall’Ecc.mo Arcivescovo e dal Rettore, il Procuratore Generale presenta la figura sacerdotale di S. Filippo Neri. Il gruppo sosta pure presso le Reliquie del Ven. Cesare Baronio, insigne esempio di discepolo di Padre Filippo.

Ingresso del nuovo Vescovo

Il Procuratore Generale partecipa a Sora alla celebrazione di ingresso di S.E.R. mons. Filippo Jannone, O.C., nella diocesi in cui ebbe i natali il ven. card. Cesare Baronio e porta al nuovo Pastore l’omaggio della Confederazione Oratoriana. E’ pure presente il dr. Aldo Giuliano, Postulatore della Causa di beatificazione del Venerabile.

S. Roberto Bellarmino e il Ven. Baronio

Nella memoria annuale del dottore della Chiesa san Roberto Bellarmino (1542-1621), il Procuratore Generale partecipa alla celebrazione in S. Ignazio dove riposa il corpo del santo.

Creato cardinale da Clemente VIII nel 1599 su istanza del Baronio, san Roberto Bellarmino coltivò per lunghi anni intensi rapporti di collaborazione e di amicizia con il Baronio (Cfr. S. ZEN, Bellarmino e Baronio, in R. DE MAIO-A. BORROMEO – L. GULIA – G. LUTZ – A. MAZZACANE (a cura di), Bellarmino e la Controriforma. Atti del Simposio Internazionale di Studi 1986, Sora, 1990, pp. 277-321), e colse ogni occasione per manifestargli la sua stima.

Piace ricordarne almeno una, davvero singolare: mentre il Baronio, già cardinale, e il Bellarmino, teologo di fiducia del Papa, si trovavano a Ferrara nel 1598 – al seguito di Clemente VIII – interruppero il lungo soggiorno ferrarese per una vacanza e si recarono a Venezia e a Padova; qui si presentarono in incognito ad un insigne letterato, corrispondente del Baronio, Vincenzo Pinelli, il quale, fingendo di non riconoscerli, mostrò nella sua quadreria al Bellarmino il ritratto del Baronio e al Baronio quello del Bellarmino (cfr. Cfr. lettera del Bellarmino al fratello Tommaso, Ferrara 7 settembre 1598, in LE BACHELET, Bellarmin avant son cardinalat (1542-1598). Corresondebce et documents, Paris, 1911, I. 245, p. 422; G. CALENZIO, La vita e gli iscritti del Card. Cesare Baronio, Tipografia Vaticana, 1907, p. 498).

Quando ormai il card. Baronio, all’estremo dei suoi giorni si era fatto portare da Frascati a Roma e attendeva nella Casa Vallicelliana la morte imminente, il Bellarmino accorse al suo capezzale salutandolo con le parole rivolte dal “buon ladrone” a Gesù morente: “Memento mei dum veneris in regno tuo”. Con l’odierna visita all’urna di san Roberto, il Procuratore Generale ha inteso anche esprimere la riconoscenza dell’Oratorio per l’amicizia che legò i due insigni esponenti della Riforma Cattolica, illustrata dalla santità della loro vita e dall’impegno profuso nell’ambito della Teologia e della Storia della Chiesa.

Newman – Guidami, Luce gentile

Mentre attendiamo che le competenti Autorità stabiliscano data e modalità della cerimonia di beatificazione del Ven. Card. John Henry Newman prevista per il 2010 – il nostro sito le comunicherà appena saranno rese note – siamo lieti di riprodurre le pagine di una pubblicazione locale (Enzo Barbera, Appunti di storia leonfortese, Leonforte, Enna, 2009) dedicate ad una interessante ricerca sulla ubicazione dei due alberghi in cui il giovane Newman ha sostato a Leonforte durante il viaggio in Sicilia e dove ha vissuto un intenso momento spirituale che ha segnato profondamente la sua vita. 

Corre l’obbligo di precisare che la data del 2 maggio 2010, posta in calce allo studio come quella della beatificazione, è una notizia diffusa da un sito canadese, ma totalmente priva di fondamento. 

La Procura Generale – cui l’Autore ha fatto omaggio del libro – ha espresso al dr. Barbera felicitazioni per il suo interessante lavoro.

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Ordinazione Episcopale

Il Procuratore Generale, invitato dagli Ecc.mi Monsignori Pietro Parolin e Gabriele Caccia, già Prelati della Segreteria di Stato, è presente alla solenne Concelebrazione presieduta da Sua Santità Benedetto XVI nella Basilica di S. Pietro, durante la quale il Santo Padre conferisce loro l’Ordinazione Episcopale in occasione della nomina a Nunzi Apostolici, rispettivamente, in Venezuela e in Libano; al termine della Liturgia rinnova agli Ecc.mi nuovi Arcivescovi le felicitazioni della Confederazione Oratoriana.

Nuova biografia di P. Raimondo Calcagno

PAOLO PADOAN, Padre Raimondo Calcagno, (I Testimoni, Collana diretta da L. Ferraresso), Ed. Messaggero, Padova 2009, pagg. 160, Euro 13,00.

Presentazione di Renzo Chiozzotto

È proprio vero: i santi lasciano una traccia della loro testimonianza a Dio e al Vangelo, perché i santi non muoiono. Sono uno dei più grandi doni – è stato scritto – che la Provvidenza possa fare all’umanità, al di là della loro iscrizione o meno da parte della Chiesa nel grande libro degli “atleti di Dio”.

La traccia lasciata da Padre Raimondo Calcagno (Chioggia 1888-ivi 1964) è ancora viva, carica di speranza, perché permeata da una santità lineare, quotidiana, attuata in pienezza di fede, in intima e costante unione con Dio, guidata dalla carità e da una disarmante umiltà. La si coglie chiaramente e puntualmente nella scorrevole e avvincente biografia PADRE RAIMONDO CALCAGNO di Paolo Padoan, introdotta da una presentazione di P. Edoardo Aldo Cerrato, procuratore generale dell’Oratorio e stampata dalle Edizioni Messaggero di Padova, nella accattivante collana “I Testimoni”, che presenta ai ragazzi e ai meno giovani figure di “santi” più vicini ai nostri giorni. A questa (che ha ormai al suo attivo una cinquantina di titoli) ha già contribuito lo stesso Padoan stilando le biografie di Chiara d’Assisi e Maria Goretti.

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